Il racconto del ciclostorico Tommy Squeo sui pettorali che identificano i partecipanti al
passaggio ai punti di controllo
In un tempo lontano, il ciclismo era ancora giovane e le strade della Puglia erano percorse da coraggiosi cavalieri su biciclette d’epoca. Ai nostri tempi la Ciclostorica Puglia ha ricreato le stesse atmosfere ed è un momento magico, dove il territorio ed il vento sussurrano antiche storie e i partecipanti indossano un dorsale numerato che custodiscono anche in seguito gelosamente come un tesoro.
Questo dorsale, fatto di stoffa intessuta con fili di canapa e lino, rappresenta un pezzettino di storia che ogni partecipante porta con sé. E’ simbolo di abilità ed esperienza tramandata dalle generazioni passate, un tessuto creato dalle mani sapienti delle madri e dei parenti che esercitavano l’arte della sartoria domestica.
La canapa, un tempo coltivata con cura e amore, era una pianta preziosa che veniva messa in ammollo nei maceri, grandi buche scavate nel terreno per raccogliere l’acqua necessaria. Quest’acqua, ottenuta anche durante le calde estati, era utilizzata per irrigare i campi. Era grazie a questo trattamento che la canapa diventava lavorabile dagli uomini di un tempo, che affidavano a donne esperte che la trasformavano in filo mediante abili movimenti al telaio.
Le donne, abili nell’arte della tessitura, prendevano il filato di canapa e lino e lo intrecciavano con maestria, creando teli di dimensioni generose. Questi teli, lunghi 70-80 centimetri, venivano uniti insieme per formare lenzuoli fatti a mano. Era un lavoro laborioso e paziente, che richiedeva tempo e dedizione, ma il risultato era un capolavoro di tessuto pregiato.
Oggi, quei tessuti antichi e preziosi si ritrovano sui dorsali della Ciclostorica Puglia. Sono stati ritagliati con cura e dipinti a mano, uno per uno, con tutto l’amore che la Puglia e il ciclismo di un tempo possono offrire. Ogni dorsale è un pezzo unico, un frammento di storia che racconta di tradizioni tramandate, di abilità artigianali e di una passione che brilla ancora oggi.
È un privilegio indossare quel dorsale e sentirne la trama sotto le dita. È come tenere tra le mani un pezzo di tempo che si è fermato, un ponte che collega il passato al presente. Ogni volta che un partecipante indossa quel dorsale, diventa parte di una storia millenaria, si unisce a un’epoca in cui il ciclismo era più di una semplice competizione, era un’arte da vivere e da respirare.
Così, mentre i ciclisti si radunano per la Ciclostorica Puglia, i loro dorsali diventano testimonianze viventi di una tradizione che continua a brillare. Sono simboli di passione, di impegno e di amore per la bicicletta d’epoca. Ogni volta che il vento sussurra tra le fibre di quei dorsali, si diffonde l’energia di una storia che vive ancora, che si tramanda di generazione in generazione, come un prezioso tesoro che ogni partecipante conserva gelosamente nei suoi ricordi.
E così, la Ciclostorica Puglia diventa molto più di una semplice pedalata. È un viaggio nel tempo, un’esperienza che unisce il passato al presente, un’opportunità per connettersi con le radici di una terra ricca di storia e di bellezze uniche al mondo. Che sia per i bambini, i figli, i nipoti o gli amici, questa storia dei dorsali della Ciclostorica Puglia è un racconto da tramandare, un legame con il passato che continua a vivere nel presente e ad ispirare le generazioni future.