E così, come Dante, mi inoltravo nelle contrade, osservando il paesaggio che si apriva davanti a me, i campi di ulivi, i vigneti e i muretti a secco, un’immagine incantevole della Puglia antica.

E mentre pedalavo, il suono delle campane, risuonava nell’aria come un richiamo, invitandomi a proseguire, a non arrendermi, a superare ogni ostacolo lungo il cammino.

 

Vedi anche:

Nel mezzo del cammin di nostra Ciclostorica Puglia (settimo canto: arrivo a Polignano)

Nel mezzo del cammin di nostra Ciclostorica Puglia (sesto canto: in salita sul percorso)

Nel mezzo del cammin di nostra Ciclostorica Puglia (quinto canto: sul percorso lungo)

Nel mezzo del cammin di nostra Ciclostorica Puglia (quarto canto: il panino ad Alberobello)

Nel mezzo del cammin di nostra Ciclostorica Puglia (terzo canto)

Nel mezzo del cammin di nostra Ciclostorica Puglia (secondo canto)

Nel mezzo del cammin di nostra Ciclostorica Puglia (primo canto)

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